Il bello di ogni storia, di fantasia o di realtà, è che può essere raccontata o ascoltata e che ogni storia lascia un’emozione e una conoscenza nuova.
La storia che segue parla di sofferenze e di bisogni umani e di risposte concrete che negli anni persone generose e di buona volontà hanno dato.
La storia di ACVO, l’attuale Associazione Collaboratrici Volontarie dell’Ospedale di Legnano, parte da molto lontano, vede infatti il suo inizio con l’atto di nascita dell’8 maggio 1930, quando il Sig. Giuseppe Ratti, membro del Consiglio di Amministrazione dell’Ospedale di Legnano, trovò nella Signora Settimia Candiani, figlia del notaio Cesare Candiani, allora Presidente e benefattore dell’Ospedale, la persona desiderosa e capace di organizzare un Comitato di volontarie, dette Patronesse, che prestassero la loro attività a vantaggio dei degenti e dei loro familiari.
Grazie al suo intuito e alle sue frequentazioni, la Fondatrice riuscì a sensibilizzare l’opinione delle signore più abbienti e più disponibili di Legnano e dei centri vicini, riuscendo così a costituire in modo concreto ed efficace le basi per un’associazione unica nel suo genere nell’ambito degli ospedali lombardi.
Venne stilato un regolamento in cui ci si prefiggeva di porgere aiuto morale e materiale ai degenti ricoverati in ospedale e alle loro famiglie, che si trovino in uno stato di particolare bisogno, in conseguenza del ricovero del congiunto; di acquisire attrezzature atte a migliorare le strutture di natura essenzialmente assistenziale; di rendere più familiare l’ambiente dei ricoveri per anziani.
Per perseguire questi scopi il sodalizio aveva previsto socie sostenitrici, che provvedevano al sostegno materiale, e socie visitatrici, che intervenivano personalmente presso le famiglie bisognose.
A sostegno dell’assoluta autonomia del Comitato, l’articolo 8 del regolamento stabiliva che “il Comitato procede liberamene ad erogare i fondi di cui dispone per i propri fini istituzionali. Le decisioni relative devono essere assunte escludendo ogni pressione o preclusione da parte di terzi, così come è vietato a tutte le socie – si afferma nel successivo articolo – di esercitare qualsiasi pressione o imposizione di carattere politico o religioso nell’assolvere i compiti assistenziali”.
Dal 1929, in virtù di una legge dello Stato, l’allora Nosocomio di Legnano si era trasformato in Ospedale di Circolo, che comprendeva oltre a Legnano i Comuni di Busto Garolfo, Canegrate, Castellanza, Cerro Maggiore, Parabiago, Rescaldina, San Giorgio su Legnano e San Vittore Olona. Ciò portò le Patronesse ad organizzare una propria rappresentanza in ogni Comune citato, per poter intervenire ciascuna in favore dei propri concittadini. Durante le visite nei reparti di degenza le suore, che prestavano a quei tempi servizio in ospedale, segnalavano le famiglie bisognose alle quali il Comitato consegnava generi alimentari, vestiario, medicinali e contributi finanziari.
Lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale limitò le attività descritte, ridotte così a pochi e meno coordinati interventi, che furono però riprese a guerra finita, operando le volontarie anche a favore di
quelle persone che avevano subito menomazioni morali e materiali, verso i disadattati, gli orfani di guerra e gli anziani rimasti soli.
In un clima di speranza e di ripresa generale anche il Comitato si riorganizzò con un vero e proprio suo regolamento, approvato dal Consiglio di Amministrazione dell’ospedale con delibera del 17 novembre 1953, divenendo così un’emanazione dell’Ospedale stesso.
La spilletta indossata dalle socie, ancora attuale, riportava il simbolo stesso dello stemma dell’ospedale, raffigurante le forbici chirurgiche e il serpente, indicando la lotta tra la cura e il male fisico. L’avvento del sistema mutualistico con l’aumento dei posti letto in ospedale (600 alla data del 31 dicembre dello stesso anno) indirizzò l’attività delle volontarie principalmente verso i degenti, ora più numerosi e di differente estrazione sociale.
Il Comitato si organizzò munendosi di un guardaroba attrezzato per venire incontro alle necessità dei ricoverati e iniziò a collaborare con l’ospedale concorrendo materialmente all’acquisto di strumentazioni sanitarie necessarie ed urgenti. Si possono ricordare l’arredamento e l’attrezzatura scientifica per la Chirurgia Pediatrica per un costo di Lit. 3.050.000 nel 1958. I fondi provenivano inizialmente dalle quote delle volontarie, ma in seguito, per il crescere dei bisogni, furono intraprese iniziative diverse, tra le quali l’organizzazione annuale di un Tè Benefico, con banco di vendita di oggetti ricevuti in dono da amici e simpatizzanti.
Il Comitato si impegnò anche a contribuire all’acquisto di attrezzature specifiche per il Centro Motulesi da infortunio, sorto nella ex colonia elioterapica ai Ronchi, e a partecipare al mantenimento della scuola INAIL di riqualificazione, con sede al Centro.
Alla morte di Settimia Candiani, in seguito a grave malattia, il 5 giugno 1964 la Commissione Direttiva elesse Presidente la Signora Vittorina Dell’Acqua, consorte dell’ On. Carlo Dell’Acqua, a cui è intitolato l’Istituto Scolastico per Ragionieri e Geometri in Legnano.
Sulle orme fin qui tracciate la Sig.ra Vittorina proseguì con le volontarie le attività intraprese in ospedale, incrementando il numero delle socie, che si impegnarono a questo punto a contribuire con una quota fissa ed annuale, e dando vita a eventi benefici diversi per recuperare i mezzi con cui far fronte alle crescenti esigenze assistenziali dell’Associazione, contribuendo spesso lei stessa con donazioni personali.
Per sopraggiunti motivi di salute Vittorina Dell’Acqua nel 1969 dovette presentare le dimissioni: in attesa delle nuove votazioni fu affidato l’incarico ad interim alla Vice Presidente in carica, Sig.ra Erminia Lazzati, che operò per il buon proseguimento della vita associativa. Nel giugno del 1972 fu votata in assemblea come Presidente la Sig.ra Lia Girardi Pezza, già tesoriera e Vice Presidente. A quell’ epoca con la realizzazione del primo edificio del monoblocco si raggiunsero i mille posti letto: ne conseguì un maggiore impegno concreto da parte del Comitato. Per adeguarsi ai tempi lo stesso si organizzò rinnovando il regolamento interno e dandosi una nuova denominazione. Da Comitato Patronesse passò a Comitato Collaboratrici Volontarie Ospedaliere, così da rafforzare l’aspetto di volontariato dell’ Associazione e la relazione stretta con l’Ospedale, che riconobbe il sodalizio con un atto del 17 novembre 1972, assegnando inoltre al Comitato una sistemazione migliore con il
trasferimento dalla Pediatria ai locali sotto alla Traumatologia. Una sede questa con tre uffici, una sala riunioni e un locale ad uso guardaroba e generi vari da donare ai bisognosi.
Aumentarono le Visitatrici, con visite trisettimanali e con affidamento del reparto, per una collaborazione più stretta con gli operatori sanitari. Fu anche sempre loro sottolineato l’aspetto comportamentale improntato alla riservatezza, al silenzio e al rispetto durante la visita ai pazienti dei reparti, in cui si girava con un camice bianco. Un’attenzione particolare fu rivolta al reparto di Pediatria con interventi di gioco, di intrattenimento musicale e di aiuto nei compiti, anche tramite l’intervento di studentesse.
Durante la presidenza della Sig.ra Girardi il Comitato si attivò sia a livello di opinione, che con una sottoscrizione per la realizzazione a Legnano di un cronicario destinato ad anziani non autosufficienti e per un luogo idoneo ai malati psichiatrici, abbandonati quest’ultimi a se stessi o alle famiglie, dopo la soppressione dei manicomi. Si mantennero sempre le iniziative benefiche per raccogliere fondi e si stabilì anche un collegamento permanente con la Lega Italiana per la lotta ai tumori.
Nel 1980 per il 50° di attività il Comitato ricevette dall’Amministrazione Comunale un riconoscimento civico al merito, da aggiungersi ad altri precedenti e a quanti ne sarebbero seguiti. Nello stesso anno il Comitato contava 200 socie, attive e sostenitrici.
Dopo 35 anni di permanenza nel Comitato la Sig.ra Girardi si dimise dalla carica di Presidente, sostituita ad interim dalla Vice Presidente Sig.ra Teresa Merlo. Il 15 giugno 1984 fu eletta Presidente la Sig.ra Eugenia Belloni di Parabiago, che, facendo tesoro delle esperienze e dei risultati fino ad allora conseguiti, si spinse oltre, organizzando nel tempo altri servizi in ospedale in risposta alle nuove necessità.
Dinamica e molto presente rappresentò una solida guida per tutte le volontarie durante il suo lungo periodo di Presidenza. Alla consolidata attività delle Visitatrici nei reparti a sostegno morale e materiale dei malati, aggiunse il gruppo delle volontarie in Pediatria, con presenza quotidiana, per intrattenere i piccoli degenti con giochi e sostenere i loro familiari. Si avvalse a favore dei bambini per tempi continuativi anche della presenza di studentesse, in collaborazione con l’Istituto Magistrale Barbara Melzi di Legnano. La Sig.ra Belloni attivò inoltre il gruppo volontarie di aiuto ai pasti con una coordinatrice, per garantire un servizio giornaliero alle persone bisognose o non autosufficienti. Organizzò il gruppo di assistenza continuativa diurna e notturna da parte di persone da lei scelte, affidabili ed esperte ed il gruppo dei telefoni a cui si rivolgevano i parenti per richiedere questo servizio. Rese possibile, grazie alla disponibilità di una volontaria esperta, la gestione di pratiche socio-sanitarie, e qui si deve citare l’affezionata socia Sig.ra Erminia Moretti di Rescaldina.
Per recuperare denaro con cui far fronte alle varie richieste la Presidente mantenne viva la tradizione dell’annuale Tè Benefico delle volontarie, momento associativo per le socie e le simpatizzanti ,con interventi di intrattenimento ogni volta diversi e piacevoli, a cui partecipavano i dirigenti dell’Ospedale e le autorità civili: sfilate di moda, concerti, balletti, poesie, ridotte rappresentazioni teatrali e musicali.
Al piacevole evento venivano associate la vendita di oggetti ricevuti in omaggio ed una ricca lotteria
ed il momento più emozionante, che portava il silenzio in sala, era la spiegazione dello strumento sanitario da parte del medico che lo riceveva e che faceva sentire le socie tutte orgogliose di aver contribuito con il loro apporto.
Innumerevoli e di grande importanza le apparecchiature donate in quegli anni ,per un valore stimato fino a quel tempo di 400 milioni di lire. Tra le attività originali create durante la Presidenza della Sig.ra Eugenia sicuramente va segnalata la creazione del gruppo di volontarie in Pediatria ed il Progetto “La mia amica Pediatria”, iniziato nel 2003, e continuato in collaborazione con l’Ospedale e la Direzione Scolastica, destinato agli alunni delle scuole elementari di Legnano per far loro vivere, attraverso visite guidate ed attività in reparto con i sanitari, l’esperienza dell’Ospedale e della Pediatria come un luogo di cui non aver timore.
Tra le iniziative di allora vanno ricordati: il contributo dell’Associazione per il “viaggio della speranza” a Parigi di Gesualdo C. a cui necessitava un trapianto, accompagnato dalla mamma , gli aiuti per il cronicario, che purtroppo non fu mai realizzato, il mantenimento di una medicina ad un bambino albanese, curato dal dott. D’Alessio, che prosegue, e la borsa di studio per una ricercatrice in Anatomia Patologica, chiesta dal reparto.
Sempre è stata assicurata la biancheria per i degenti e procurati materiali diversi e i tanti strumenti richiesti in urgenza dai medici dei reparti. Sicuramente di grande valore fu l’attrezzatura donata al reparto di Cardiologia dell’Ospedale di Cuggiono per la creazione della sala di riabilitazione cardiologica. Fu della Presidente Belloni, durante il Consiglio del 30 settembre 2009 a cui partecipò la Dott.ssa Carla Dotti, allora Direttore Generale dei Quattro Ospedali, la visione di una presenza fissa delle volontarie all’interno della sala d’attesa del Pronto Soccorso per accoglienza e sostegno ai malati e ai loro parenti e che sarà realizzata in seguito.
In questi anni numerosi furono i viaggi turistici, anche all’estero, e le gite organizzate allo scopo di creare amicizia e momenti ricreativi ed istruttivi per le socie e le simpatizzanti dell’Associazione.
Con l’approvazione del nuovo statuto nell’assemblea straordinaria del 21 giugno 2010 il Comitato assunse la denominazione di Associazione Collaboratrici Volontarie Ospedaliere. All’apertura del nuovo ospedale di Legnano, avvenuto nell’agosto del 2010, lasciata la vecchia sede, fu assegnata all’Associazione l’attuale nell’unica palazzina rimasta agibile dell’ospedale vecchio ed un desk aperto all’ingresso di quello nuovo.
Il trasferimento nel nuovo ospedale, decentrato rispetto alla città, portò alcune volontarie anziane a lasciare i loro servizi, ma altre se ne aggiunsero, desiderose di potersi rendere utili per i bisogni dei degenti e di chi necessita di cure ospedaliere.
Si unirono al gruppo, e fu una novità, anche volontari maschi al servizio delle carrozzine in ingresso. Dopo aver preso conoscenza del nuovo ambiente, grazie a visite guidate da parte del personale, le volontarie ripresero i servizi regolari, ampliandoli con ulteriori attività relative alle nuove richieste da parte della Direzione Ospedaliera.
La presenza al desk, per esempio, rappresentò un modo immediato di accoglienza, per dare con un
sorriso informazioni, per accompagnare le persone, per ascoltare un bisogno e per aiutare. Allo stesso scopo l’intervento della volontaria all’Info Point.
Si riorganizzarono le visite nei reparti con turni bisettimanali e con due gruppi di visitatrici, riprese il servizio delle volontarie in Pediatria con attività giornaliera nella mattina e nel pomeriggio, si mantenne il servizio dei pasti ai degenti e si creò l’assistenza ai bambini con intrattenimento in spazi riservati attigui agli ambulatori pediatrici. Essendosi la Sig.ra Belloni dichiarata non più disponibile a continuare l’impegno di Presidente per salute e per età, il 7 maggio 2012 nell’Assemblea delle socie per il rinnovo del Consiglio fu eletta nuova Presidente la Sig.ra Christina Alberti, tuttora in carica ,figlia della meritevole e anziana socia Mariangela.
La nuova Presidente continuò e continua il suo impegno verso le socie e le attività intraprese ,con occhio ai nuovi bisogni dei medici dei reparti, alle necessità di aiuto morale e materiale dei degenti e di chi si trova per cure in ospedale. Ai servizi precedentemente indicati si realizzò nel 2012 il progetto della presenza dei volontari nel Pronto Soccorso dell’Ospedale, come Guardie Del Cuore, in collaborazione con l’Associazione “Il sole nel cuore”, per dare accoglienza e sostegno a chi arriva in emergenza, attenzione ai parenti in attesa e, al bisogno, accompagnamento nei reparti. Importante fu l’adesione con un intervento per la creazione al Pronto Soccorso del Codice Rosa con la presenza di una psicologa, fino a che il servizio è stato attivo, e pure significativa la partecipazione con un contributo di 5.000 euro a sostegno di un’iniziativa della LILT.
Diversi gli eventi di intrattenimento in Pediatria durante l’anno e in occasione delle festività. Non sono mancati nel tempo momenti dedicati anche ai degenti nel grande corridoio del primo piano. E’ continuata e continua da parte dell’Associazione la risposta alle richieste di acquisto di strumenti da parte dei reparti ,così pure la consegna di biancheria e in Neurochirurgia dei cappellini per il dopo intervento. Per recuperare le risorse con cui comprare quanto richiesto, si mantenne il tradizionale Tè Benefico fino al 2015, sostituito da lì in poi da spettacoli diversi in teatro, allo scopo di far conoscere al pubblico esterno l’Associazione e le sue finalità, per invogliare, chi si sentiva portato, a farne parte.
Per la stessa finalità in un’ottica di collaborazione si è iniziato a partecipare ogni anno alla “Giornata del Volontariato” che si tiene a Legnano nella Piazza San Magno.
In Ospedale per permettere alle socie in servizio di essere meglio identificate si sostituì il camice bianco con un camicino azzurro, con l’onorata spilla ed il cartellino nominativo e per il Pronto Soccorso uno smanicato, pure celeste.
Si pensò ad una sigla che identificasse con semplicità l’ Associazione e si decise di utilizzare l’acronimo A.C.V.O.
Nel 2020 per celebrare il 90° dell’Associazione si lavorò alla realizzazione di un Convegno Socio Sanitario con la collaborazione dell’Ospedale e dei professori della LIUC di Castellanza, Università sede dell’evento. L’arrivo della pandemia con il Covid 19 nel febbraio 2020 ne bloccò la possibilità. Per lo stesso motivo fu interrotta la presenza in Ospedale delle volontarie, con la sospensione di tutte le attività.
Non mancarono comunque durante l’emergenza sanitaria le iniziative di sostegno, come l’aver provveduto a fornire camici speciali alla RSA Sant’Erasmo di Legnano, aver gratificato i dipendenti con la consegna di pacchi natalizi e aver contribuito alla raccolta fondi aperta dalla Fondazione dei quattro ospedali. Altra attività del periodo è stata la realizzazione di un servizio giornaliero di ascolto telefonico diretto ai pazienti dei reparti, che non potevano ricevere la visita dei familiari.
Nel momento in cui la Direzione ha richiesto nuovamente la collaborazione dei volontari in seguito all’arrivo del vaccino, A.C.V.O. è stata pronta a rispondere con presenze via via più numerose e continue. Attualmente vengono svolti quotidianamente i seguenti servizi:
- nel nuovo ospedale in ingresso controllo della temperatura al termoscanner, delle mascherine e distribuzione di modulo di autocertificazione a chi deve fare una visita od un esame;
- assistenza al Cup;
- di ascolto e di accoglienza giornalieri sono il compito delle volontarie presso il centro sez. 4 del Consultorio e della Medicina legale;
- controllo della temperatura presso il Centro di Neuropsichiatria Infantile, entrambi in via Ferraris, 30;
- all’Ospedale Vecchio per l’accoglienza dei profughi ucraini.
Al momento di questo scritto aderiscono all’Associazione 45 socie attive e 22 socie sostenitrici, che con orgoglio e motivazione proseguono sulla strada tracciata da quasi un secolo e percorsa da molti altri.
Cambiano i tempi, cambiano le società, ma non la fragilità di chi in ospedale vive il momento della sua malattia o di un disagio. A.C.V.O. vuole continuare la sua storia verso il futuro con speranza e con fiducia, contando sulle persone di oggi e su coloro che vorranno cogliere l’opportunità di venire a far parte di questo progetto sempre aperto, che vede nel prossimo la sua massima finalità.
Le Presidenti
Settimia Candiani dalla fondazione al 6 marzo 1964 (morte)
Vittorina Dell’Acqua (5 giugno 1964 – dicembre 1969)
Erminia Lazzati ( dicembre 1969- giugno 1972)
Lia Girardi Pezza (giugno 1972- giugno 1980)
Eugenia Belloni (giugno 1980 – giugno 2012)
Christina Alberti Mezzalira dal giugno 2012